giovedì 16 novembre 2023

MR. VAMPIRE

(Geung see sin sang, 1985) 

Regia Ricky Lau 

Cast Ricky Hui, Ching-Ying Lam, Siu-Fung Wong 

Parla di “Santone col vizietto dell’esorcismo sgomina vampiri e demoni aiutato (male) dai suoi stupidi discepoli” 

Molto conosciuto tra gli appassionati di cinema orientale, un po meno tra gli aficionados del brutto tout court cinematografico,  il film di Ricky Lau è un vero e proprio contenitore exploitation dove la commedia di genere slapstick si mescola con il cinema di arti marziali e l’horror di tradizione cinese. Non a caso la produzione viene affidata all’attore e regista Sammo Hung che aveva già miscelato i tre generi nel suo Encounters of the Spooky Kind (1980) dando vita al genere jiangshi, ovvero portando sullo schermo i vampiri della tradizione flokloristica cinese, quelli, per intenderci, che zampettano in file ordinate e li risvegli solo togliendo dalla fronte una pergamena che reca un sortilegio esorcistico. Ovviamente anche “Geung See Sin Sang” utilizza gli jiangshi a piene mani esponendoli a scene umoristiche decisamente weird dove i protagonisti, per non farsi vedere dai vampiri, sono costretti a trattenere il respiro (che sarebbe poi il cibo essenziale dei morti viventi) esponendosi a smorfie assurde.

Il protagonista assoluto del film è il maestro Kau (Ching-Ying Lam) che contrasta lo stile sbarazzino del film con un aspetto serioso e perennemente incazzato, ma dotato di conoscenze infinite nel trattamento dei vampiri, al punto da essere interpellato dal riccone di un villaggio per risolvere il caso della morte sospetta di un parente. Manco a farlo apposta si troverà ad affrontare un vampiro, anzi una serie di vampiri saltellanti in doppia fila indiana. Ad aiutarlo nelle sue avventure troviamo il tonto Man-Choi (Ricky Hui) succcessivamente vampirizzato dando vita ad una scenetta surreale dove sfoggia lunghi artigli azzurri come fosse un’indossatrice di alta moda. Accanto a Man-Choi troviamo il giovane Chau (Chin Siu-ho) che nell’ultima mezz’ora verrà ammaliato da uno splendido fantasma di nome Jade (interpretata da una Siu-Fung Wong che da sola merita la visione). 

Come impatto visivo Mr. Vampire sta nel mezzo tra Storie di Fantasmi Cinesi e La Leggenda dei 7 vampiri d’oro della Hammer, con un’impronta alla Buster Keaton soprattutto grazie alle performance dei due aiutanti che ne combinano una dietro l’altra. Scopriamo che il vampirismo può essere curato con una miscela di riso lungo, sul quale il vampiro  subisce lo stesso trattamento della luce del sole, apprendiamo che i vampiri possono essere sepolti con la bara in verticale (è anche un bel risparmio di terreno!) e che strofinandosi due foglie sugli occhi si può vedere il reale volto di un ammaliante spettro deturpato con tanto di occhio pendulo.

Non tutte le gag centrano il bersaglio (l’equivoco del negoziante che scambia la nipote del possidente per una prostituta è penoso) e ci sono purtroppo un paio di uccisioni di animali (un gallo ed un serpente) oltre a qualche situazione veramente troppo surreale (i poliziotti che entrano in una grotta e vengono assaliti da una controfigura con indosso un fintissimo costume da gorilla), ma nel complesso la realizzazione è gradevole, con un occhio sorprendente alla fotografia che richiama il gotico occidentale pur con tempistiche decisamente superate. Rimane comunque uno straordinario successo per il cinema di genere orientale, successo che diede il via ad una vera e propria saga conclusasi nel 1992. 

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