giovedì 5 maggio 2022

GUNAN IL GUERRIERO

(1982)

Regia: Mark Shannon 

Cast: Pietro Torrisi, Sabrina Siani, Emilio Messina 

Parla di “ copycat del barbaro cimmeriano che si sdoppia in una truce rivalità tra fratelli, spadone che uccidono al tocco e gnoccone bionde” 

In Italia abbiamo fatto anche questo, sulla cresta dell'onda del successo di Conan il Barbaro, anche Cinecittà doveva dire la sua storpiando leggermente il nome in Gunan e sostituendo Schwarzenegger con il mister muscolo de noiartri Pietro Torrisi anglofonizzato in Peter McCoy. Autore di questo "miracolo" è il sempiterno Franco Prosperi che si firma Mark Shannon e lavora a cottimo cercando di allungare a ottanta minuti scarsi una trama che si sarebbe ampiamente svolta in mezz'ora. Impresa non facile ma Prosperi ci dà dentro con introduzioni e voci fuori campo mentre sullo schermo scorrazzano allegre scene spaziali e addirittura in prima istanza ci sbatte dentro anche una lotta fra dinosauri a passo uno rubata addirittura al film "Un milione d'anni fa". 

Non contento sviluppa le scene di battaglia tra il nerboruto barbaro e i cattivi di turno (in questo caso una banda di predoni che gli ha sterminato la famiglia) con ralenty al limite della sopportazione e a metà ci sbatte dentro anche la storiella d'amore tra Gunan e una gnoccona bionda che gira quasi sempre ignuda e risponde al nome di Sabrina Siani, modella protagonista di una lunga carrellata di commedie sexy e fantasy all'italiana. La storia vede protagonisti due barbaroni gemelli sopravvissuti in culla al massacro del loro popolo che si contendono l'eredità e il nome di Gunan, dopo un paio di prove atletiche abbastanza ridicole, il nostro eroe diviene a tutti gli effetti l'erede del suo popolo ma il fratellone non ci sta, ruba il medaglione di appartenenza e affronta i nemici restandoci secco. 

Tocca al vero Gunan vendicare la famiglia e lo fa a colpi di spadone che basta tocchi i guerrieri per ucciderli, non solo dopo venti o trenta uomini infilzati non è manco sporca di sangue. Il trash regna sovrano e trova il suo degno apice nello stopposo parrucchino frangettato che indossa il gemello interpretato dallo stuntman Giovanni Cianfriglia, volto noto nel cinema B nostrano soprattutto nelle pellicole di Bud Spencer e Terence Hill. Poi ci sono le amazzoni, occasione per regalarci un pò di chiappe e tette ma soprattutto la Siani che, per quanto risulti espressiva come una lonza marinata, ci regala uno dei culi più belli di tutto il cinema italiano.

2 commenti:

  1. Ora devi recensire anche "Sangrall - la spada di fuoco" e "Il trono di fuoco", sempre con Torrisi.

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    1. Se per questo che anche la quadrilogia di "Ator" e "Thor il conquistatore"

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