giovedì 29 ottobre 2020

THE INCREDIBLY STRANGE CREATURES WHO STOPPED LIVING AND BECAME MIXED-UP ZOMBIES

 (1964)

Regia Ray Dennis Steckler

Cast Cash Flagg, Brett O'Hara, Erina Enyo

Genere: Horror, Musical

Parla di “ Ipnotizzatrice circense controlla a distanza giovane per indurlo ad uccidere al posto suo”

Riscoperto nel 1997, come molti film dell’epoca, grazie al programma Mystery Science Theater 3000, questo film del genio del low cost movie Ray Dennis Steckler si è imposto nell’immaginario collettivo del cinema weirdo a partire dall’assurdo titolo che gli fece conquistare il secondo posto nel podio dei titoli più lunghi del cinema horror (il primo posto era già occupato da un filmaccio di Roger Corman intitolato The Saga of the Viking Women and Their Voyage to the Waters of the Great Sea Serpent) e fu lanciato come il primo horror musical della storia più che altro grazie ad una serie di scialbi numeri circensi dove un gruppo di ragazze con vistosi costumi ballava e cantava all’interno di uno spettacolo sotto il tendone. 

Per il resto il film è un exploitation senza grossi momenti degni di nota, a partire da un inizio pasticciato dove la protagonista malvagia, l’indovina Madame Estrella, che di terrificante aveva soprattutto il gigantesco neo sulla guancia, uccide un uomo nella sua tenda con l’apporto di un ridicolo figuro dalla faccia marcatamente truccata da finto diavolaccio con tanto di cappello e sigaretta appiccicata sulla bocca. La diabolica Estrella (interpretata da Brett O'Hara nell’unico ruolo di vera attrice della sua carriera per lo più incentrata come controfigura di Susan Hayward) è dotata di poteri ipnotici con cui irretisce il giovane Jerry (interpretato da Cash Flagg ovvero il regista Steckler con un improbabile pseudonimo) e lo costringe a diventare un serial killer. 

Nel finale, assurdamente, esplode una rassegna di allucinanti mostri subumani ovvero le precedenti vittime di Madame Estrella trasformati in subumanoidi ma soprattutto truccati con fintissimi faccioni deformi realizzati in cartapesta. Il povero Jerry viene inseguito dalla polizia per venti minuti buoni di film lungo le spiagge della California prima di capitolare definitivamente a pochi secondi dalla parola fine. Costato solo 38.000 dollari, il film non è particolarmente brutto, se si eccettua il finale. Colpisce positivamente la splendida fotografia tra toni scuri e coloratissimi momenti che sfociano nella psichedelia, oscillando da un contesto allegro (quello del Luna Park) ad un contesto più drammatico (i bui vicoli della città). I numeri musicali invece, oltre ad essere decisamente manieristici, hanno più il sapore di riempitivo messo lì a cazzo, piuttosto che un vero senso all’interno della storia. Steckler, comunque, rimane sempre un genio nel suo barcamenarsi all’interno di un cinema fatto con due spiccioli e, non fosse altro che per l’assurdo titolo, questo resta sempre il suo capolavoro.

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