lunedì 13 gennaio 2020

PERVERSE OLTRE LE SBARRE

(1984)

Regia: Gianni Siragusa

Cast: Ajita Wilson, Rita Silva, Linda Jones

Genere: Women in Prison, Drammatico, Erotico

Parla di: “Stangona meticcia incarcerata dopo furto diamanti deve fare i conti con perversa direttrice

Tra tutti i titoli classificati come "Women in Prison" che mi è capitato di vedere,  questa pellicola di Gianni Siragusa, specialista del genere, è veramente la più grottesca, sia a livello di sceneggiatura, caratterizzata da buchi grossi come crateri e soprattutto per la sciatteria nella realizzazione che, a prescindere dal low budget, risulta veramente comica. I titoli di testa ci accompagnano su un porto dove un gruppo di faccendieri traffica con partite di pesce, uno di questi con una cassa di totani arriva a casa di una stangona chiamata Conception (interpretata dal transessuale Ajita Wilson, specialista in film a luci rosse) che lo attende nuda e vogliosa sul letto mentre lui si dedica alla pulizia dei totani. 

Mentre rabbrividiamo al pensiero del sesso al sapore di polipo avariato che si prospetta nei prossimi minuti, scopriamo che dentro ai molluschi sono stati nascosti dei sacchettini contenenti diamanti. Subito dopo il giovinotto si lascia convincere da Conception a fare un pò di sesso pesciolato seguito da una doccia (finalmente!) dove Conchita lo fa fuori per impossessarsi dei diamanti. Dopo una puntata da un vecchio ricettatore la donna viene arrestata. Nel frattempo scopriamo che i diamanti appartengono ad un organizzazione mafiosa. A questo punto si parte con il W.I.P. vero e proprio, peccato che per raffigurare il carcere utilizzino un vecchio castello fatiscente sulla scogliera, le carcerate vanno in giro con gonne, jeans e fanno la doccia con i tacchi perchè nessuno ha pensato bene di acquistare le divise da galeotte per tutto il cast. Ma la povertà si vede anche e soprattutto nelle divise delle guardie carcerarie, le donne sono vestite come le bidelle della scuola munite di manganello mentre gli uomini non hanno manco l'elmetto e girano per gli spalti del castello con delle chiome ricciolute degne di Ninetto Davoli. 

Ma il top dei top è la direttrice del carcere Rita Silva (attrice partita bene a lavorare con Luciano Salce e Lucio Fulci e poi caduta sempre più verso il cinema erotico più gretto) che si presenta in doppiopetto e subito la vediamo slinguazzare con una delle carcerate. La sua interpretazione come crudele aguzzina fa veramente piangere, non so sinceramente se l'hanno doppiata ma in certi momenti, quando la si vede parlare, sembra che la bocca sia più grande delle parole che dice. Per il resto il film non si fa mancare nulla: sesso a tutte le ore tra una guardia ricciolona, la direttrice e Conception, amore saffico, torture anali, sparatorie fintissime con armi della prima Guerra Mondiale, accoltellamenti, annegamenti nella fogna e sepolture da viva. Nel cast anche Leda Simonetti già vista in Blue Movie di Alberto Cavallone. La regia in passato è stata attribuita erroneamente a Sergio Garrone, anche lui specialista nel W.I.P. movie ed apprezzato sceneggiatore nel cinema di genere. 

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