giovedì 9 gennaio 2020

DEAD SUSHI

(Deddo Sushi, 2012) 

Regia Noburu Iguchi 

Cast Rina Takeda, Asami, Kentarô Shimazu 
Genere: Horror, Fantascienza, Weido, Arti Marziali, Commedia, Demenziale 

Parla di “Cuoca in erba deve combattere contro esercito di Sushi assassini” 

Nonostante da noi abbia raggiunto livelli di saturazione gastronomica a dir poco delirante, il Sushi, in Giappone, non è un cibo per tutti, anzi potremmo quasi dire che si tratta di un alimento elitario, considerato che ci vogliono anni di scienza culinaria sia per prepararlo, sia per assaporarlo. Da questo concetto primario, si sviluppa questo super Trash nipponico ad opera dell’infaticabile Ed Wood del Sol Levante, l’immarcescibile Noburu Iguchi. Protagonista è la giovane Keiko, figlia di un maestro cerimoniere del pesce crudo, dal quale viene addestrata a manipolare il riso a calci e pugni. La ragazza, esasperata, abbandona il tetto paterno e si dedica all’attività alberghiera facendosi assumere come cameriera in un assurdo albergo. 

Nelle vicinanze dell’edificio però si aggira un misterioso clochard che, umiliato dai rumorosi ospiti dell’hotel, scatena la sua magia per dare vita a orrendi bocconcini di pesce e in generale ad abbondanti porzioni di Sushi e Sashimi. Il cibo, dotato di ridicoli dentelli di gomma storti, attacca crew e ospiti dell’albergo generando un delirio supremo. Fortunatamente Keiko potrà contare su un ex cuoco e su una porzione di Sushi con frittata parlante, grazie ai quali potrà combattere la terribile piaga.Ispirandosi principalmente alla saga dei morti viventi di George A. Romero, ma anche a classiconi del trash mondiale come Attack of the Killers Tomatoes (con cui sviluppa il concetto in comune del cibo come minaccia dotata di vita propria), il buon Iguchi ci regala uno spassosissimo spettacolo nonsense, dove riso e pesce crudo sono in grado di volare e affettare le persone con micidiali squame taglienti e quando non uccidono, trasformano le vittime in zombi scatenati e sputazzanti. Ritmo indiavolato, situazioni all’eccesso, grande dispendio di sangue finto e contorsioni facciali dadaiste costituiscono gli elementi con cui il regista di Zombie Ass, The Machine Girl e il mitico RoboGeisha, confeziona la sua personale visione del cinema dell’eccesso. 

Meritevoli le coreografie di combattimenti, grazie anche all’apporto fisico della bella protagonista Rina Takeda, meno bene invece gli effetti visivi, in particolare la CGI al solito sgangherata modello Asylum e compagnia bella. Per il resto non mancano le idee estreme con seppie e polipetti che volano da tutte le parti, tonno e salmone che perforano le carni, branzini e gamberetti che si trasformano in una assurda corazzata Potemkin e un delirante uomo con la testa da merluzzo Findus che tiene le redini dell’invasione ittica. Ci si diverte parecchio ma l’ombra della noia è dietro l’angolo, soprattutto per chi conosce il cinema di Iguchi ed è abituato ad altre ben più assurde trovate di cui è ricca la sua filmografia. Nel cast spicca sensuale la pornostar giapponese Asami nel ruolo della moglie fedifraga dell’albergatore.  

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