lunedì 3 settembre 2018

L'INVASIONE DELLE API REGINE

(Invasion of the bee girls, 1973)
Regia Denis Sanders
Cast William SmithAnitra FordVictoria Vetri


Nei sotterranei archivi di una cinematografia nascosta, Bee Girls rappresenta una piccola perla, prototipo del vero cinema di exploitation anni '70, quei films, per intenderci, in cui tutti gli attori vestivano completamente in jeans con i capelli a caschetto. Nella pellicola diretta da Denis Sanders troviamo tutti quegli elementi che hanno condizionato la science fiction dell'epoca, ovvero i richiami alla rivoluzione sessuale e i pericoli nascosti dal governo e dagli esperimenti scientifici. In questo caso il male è nascosto nella donna, mutata ad ape regina che cerca di fecondarsi attraverso la ricerca spasmodica del sesso e uccide le sue malcapitate vittime maschili nell'estremo sforzo dell'accoppiamento. 

Il tutto all'interno di un centro di ricerche di uno sperduto paesino della provincia americana dove l'agente della sicurezza Neil Hagar (William Smith) deve vedersela con una serie di morti per trombosi mentre in tutta la zona comincia a spandersi il terrore di un cordone sanitario che imponga l'astinenza come forma di prevenzione al terribile male che affligge la cittadina. All'interno di una storia che si sviluppa come un'indagine diretta magistralmente scopriamo a poco a poco come questa mutazione spande i suoi semi a tutte le donne fino a crare una sorta di psicosi dove un gruppo di bulli cerca di stuprare Victoria Vetri per vendetta e dove un distinto medico tradisce la moglie per Anitra Ford che interpreta la dottoressa Susan Harris in realtà untrice principale di una mutazione che trasforma gli occhi delle appestate in vitrei globi oscuri da insetto. 

Pulsazioni Cormaniane che si rimandano a The Wasp Woman, sesso accennato con generose visuali di prosperose nudità (che belli quei nudi ancora umani e non più stravolti dal silicone!) ed una psicosi ben espressa attraverso un plot narrativo efficace e divertente. Un film che scorre via liscio ma che carica i propri contenuti sessuofobi all'interno di una generazione ormai divorata dalla pornografia e dal libertinismo più espansivo...tutto questo prima che arrivasse l'AIDS!

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