Regia Slava Tsukerman
Cast Anne Carlisle, Paula E. Sheppard, Susan Doukas
Ha già compiuto trentasei anni questo proto manifesto new wave che è il capolavoro del musicista e regista fallito, profugo russo, Slava Tsukerman. Alla sua uscita in Italia,
il film fu pesantemente stroncato dalla critica, in particolare da Tullio Kezich
che non approvò il plot confusionario che contraddistingueva la pellicola. In
realtà Liquid Sky è uno splendido resoconto di un'epoca oscura, fatta di
discoteche buie e di musica ossessiva (composta ed eseguita dallo stesso
regista) , un mondo in cui Anne Carlisle canta "me and my music box"
fra gemiti confusi e provocazioni sessuali mentre un ospite alieno la segue
nelle sue vicissitudini erotiche.
Truccata da eterno cadavere metropolitano la
protagonista diventa schiava di un occhio extraterreste che estrae l'adrenalina
provocata dall'orgasmo dei suoi concubini che, inevitabilmente, muoiono spogliati
di ogni succo vitale. Una catarsi di autodistruzione tra amori saffici, new
wave, droga (la sostanza che estrae l'alieno dal cervello umano è ovviamente
oppiacea) e tutta la cupa enfasi degli anni 80, quelli dei Joy Division, dei
Bauhaus, Dead can Dance e tutti gli altri cupi poeti di un decennio oscuro.
Devo comunque notare con disapprovazione che questa pellicola continua ad
essere non cagata dalla critica rivalutatrice di questi ultimi anni. Cosa
aspettiamo ad eleggere a livello di culto questo spettacolare affresco degli
anni 80?
Nessun commento:
Posta un commento