Regia Joe D'Amato
Cast Mark Davis, Stefania Sartori, Sean Michaels
Una delle pratiche mai passata di
moda, nel mercato del cinema porno, è il remake in chiave (..o chiavata?)
erotica dei grandi successi cinematografici cosiddetti mainstream. Anni prima
della Asylum e dei suoi mockbusters ormai divenuti leggendari, gli studios a
luci rosse si ingegnavano per realizzare copie imbarazzanti di film come
"L'albero degli zoccoli" (a cui bastava togliere la "i" e
aggiungere la "e" nel finale per entrare nel mito) "Terminator"
(divenuto ovviamente "Sperminator") o Edward Mani di Forbice (Il più
assurdo di tutti "Edward mani di pene"). Nel cestone generale del
pornomercato non manca ovviamente l'illustre firma di Aristide Massacesi, al
secolo Joe D'Amato, il quale non lesinava di realizzare fiction hardcore,
spesso di buon livello.
Nel 1996, visto il successo del film di Kevin Costner
dedicato al celebre arciere di Nottingham, Robin di Locksley, meglio conosciuto
come Robin Hood, D'amato ne realizza una versione straight to video, destinata
al mercato home video dei sexy shop, con l'avvolgente titolo: "Un amore
leggendario - Robin Hood la leggenda sexy". La trama, molto semplificata
vede il cattivo Principe Giovanni, con l'immancabile tunica regale (che
nasconde ovviamente un enorme pene) e il fido sceriffo (interpretato dalla
pornostar afroamericana di nome Sean Michaels, piuttosto belloccio almeno
quanto legnoso nella recitazione) dedicarsi al rapimento delle belle villiche a
scopo sessuale, costringendo i mariti a pagare dazio se vogliono potersi
trombare la moglie. Per fortuna che arriva il nostro eroe interpretato da
un'altra leggenda del porno, Mark Davis.
Lo statuario americano non perde tempo
e inizia a rubare le chiavi delle cinture di castità per ridare felicità alle coppie
di Nottingham e dopo essersi ingroppato la servetta del principe (con cui fa un
bel 69 in piedi...da applausi) le infila del sonnifero nella vagina, in questo
modo il principe dopo averla leccata si addormenta e il bravo Robin può
dedicare le sue attenzioni anche a Lady Marian. La servetta, però, spia
ingelosita e decide di raccontare tutto al principe, il quale spodesta Lady
Marian e la costringe a diventare schiava di piacere, almeno fino all'arrivo
risolutivo di Robin che chiude l'opera con una bella chiavata. Nonostante
l'impegno di una produzione Italoamericana, il film si mantiene su standard
medi, con parentesi pseudo comiche (come quella del villico al quale portano
via la moglie ogni volta che sta per trombarsela), cambi di scena durante le
scene di sesso (segno forse che più di un tot i ragazzi non ce la fanno?) e
sborrate finali rigorosamente in bocca con tanto di ralenty epico. Ad
accompagnare in modo ossessivo tutto il film, una simpatica musichetta
medioevale piazzata sulla pellicola in modalità loop nella migliore tradizione
del porno di cassetta.
Film carino...carino...carino.
RispondiEliminaLa servetta biondina, e' interpretata dalla tenerissima attrice Ukraina nata a Kiev Nicoletta in arte -NICOLETTE-
"Lo statuario americano"
RispondiEliminaAmericano... ???!!! Mark Davis è britannico!!!