Regia Eric Forsberg
Cast Paul Logan, Tiffany, Barry Williams
Quelli della
Asylum ci hanno ormai abituato alla loro cafonaggine cinematografica, al punto
che proprio quest'ultima rischia di diventare il loro marchio di fabbrica, nel
bene o nel male. Le caratteristiche peculiari di questo stile sono un montaggio
frenetico stile anni novanta, grande dispendio di freeze frame e accelerazioni
del timing, al punto che si arriva a pensare che l'addetto al montaggio sia
malato di Parkinson. Va da sè però che si deve riconoscere una grande inventiva
nel realizzare con poco quello che invece costerebbe tanto, certo la vaccata è
sempre dietro l'angolo ma almeno il divertimento è assicurato.Fatte queste
giuste premesse, chi si avvicina al cinema della Asylum ormai sa quello che si
deve aspettare: truzzaggine senza ritegno, effetti speciali che neanche il
Commodore 64 e nessuna vergogna nel plagiare le grandi produzioni hollywoodiane
al punto che ormai l'obiettivo è precedere, così mentre tutto il mondo attende
trepidante Piranha 3D di Alexandre Aja, remake dell'omonimo cult di Joe Dante,
questi ci piazzano MegaPiranha in prima televisiva sul canale SYFY
Channel il 10 Aprile. Nella stessa serata poi, come se non bastasse, seguiva il
già acclamatissimo cult Mega shark vs. Giant Octopus. Ed è proprio da
quest'ultimo, terrificante (inteso a livello estetico) titolo che l'esordio di
Eric Forsberg trae maggiormente spunto, anzi direi che in due o tre scene
utilizza gli stessi, riconoscibilissimi, set, quindi oltre il mockbuster,
signori, siamo di fronte al plagio del plagio del plagio. In altre parole un capolavoro!!
Ma
andiamo con ordine. Il protagonista è Fitch (Paul Logan), iperpalestrato di
turno e invincibile agente speciale che si reca in Venezuela dove incontra la
biologa Sarah Monroe (interpretata da Tiffany, pop singer anni 80, icona dei
teen-ager qui leggermente inchiattita) che lo informa dei recenti attacchi di
una razza preistorica di piranha giganti che si aggirano sul fiume Orinoco.
Dopo essere stato accolto dall'esercito locale del colonnello Antonio Diaz,
Finch si reca sul fiume per tastare con mano la situazione. E qui assistiamo al
primo lampo di genio stile Asylum in cui le immersioni vengono realizzate in
soggettiva (molto probabilmente comprate da qualche scuba-diver) e Finch
inquadrato più volte sott'acqua da fermo probabilmente immerso in uno stagno
puzzolente. Dopo aver avuto un teté a teté con un mostruoso pescione dai
dentoni ricurvi (hanno una strana idea di come sia fatto un piranha da quelle
parti), Fitch convince il Colonnello Diaz ad organizzare una spedizione
notturna per bombardare il fiume e qui assistiamo ad un'accozzaglia di sequenze
realizzate in CGI, alcune decenti, altre inguardabili al punto che ci si chiede
perchè non si faccia in sede di montaggio un po' di selezione.Vabbè, a un certo
punto non si sa cosa è fatto peggio, se i piranha al computer (che sembrano
fuoriusciti dall'incubo di un disegnatore della Disney) o gli elicotteri
digitali, fortuna che ogni tanto ci sono anche i pescioni fatti con la gomma
che ci ricordano di quando c'era la Full Moon Entertainment. Comunque man mano
che la storia prosegue la tamarraggine perde qualsiasi approdo con la realtà
trasfigurando il tutto in puro genio weirdo con Piranhoni giganti che nuotano
come delfini e vanno a schiantarsi dentro le case sulla spiaggia, zompando
sopra interi atolli, disintegrando letteralmente le barche fino a divorare
un'intera portaerei in una sequenza che dire è fatta col culo può essere quasi
un complimento.
Anche se la scena Cult (che ha già sconvolto il mondo nei
trailer messi in giro) è sicuramente quella dove Fitch si butta a terra e
assesta un bel po' di calcioni in faccia ai piranha.AH! Ma non è finita qua,
come per magia spunta il sottomarino atomico già masticato dal mega-shark del
precedente film che lancia contro i poveri pescioni un bel missile nucleare. La
cosa divertente è che nonostante la deflagrazione a pochi chilometri di
distanza, il sottomarino non fa una piega, no dico, neanche una vibrazioncina
piccina picciò! Peccato che manco la bomba atomica fermi i mostri, così il buon
Fitch decide di organizzare un ultimo disperato attacco con sommozzatori
esaltati come Marine e armati di superfucili ma nella mischia spunta fuori
l'elicottero del colonnello Diaz che è incazzato con Fitch perchè aveva
liberato i biologi che lui stava torturando (prendendoli a libri in faccia,
della serie la morte della cultura), arriva quindi un megapiranha che attacca
l'elicottero trascinandolo sul fondo in una scena peraltro molto debitrice a
L'ultimo Squalo del buon Enzo Castellari (che del resto avevano già omaggiato
con la mitica scena dell'aeroplano in Mega-Shark).
Ovviamente il lieto fine è d'obbligo con i piranha che si divorano l'un l'altro o almeno pare perchè la scena va in loop e per dieci minuti vediamo gli stessi pescioni che roteano su sè stessi cozzando contro il cadavere di uno dei loro simili. Insomma non manca niente? Ah si, il bacio finale tra la biologa e il truzzone Finch, sicuramente una storia d'amore destinata a durare.
Quando in un film l'amore trionfa, il voto non può che essere positivo!
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