Regia William Girdler
Cast Christopher George, Andrew Prine, Richard Jaeckel
Per la serie "i mostri più
ridicoli di sempre"!! Negli anni
70, sulla scia del successo di Jaws, comparvero tutta una serie di improbabili
aggressioni all'uomo da parte dei più feroci predatori in natura. Ovviamente,
dopo i Piranha, i ragni ed i serpenti, non poteva mancare una delle icone
della fauna americana: l'orso ed in particolare quello più grosso: il grizzly.
Ma l' 'eroe plantigrado del film è dotato di un'intelligenza fuori dal comune
ed una ferocia senza limiti.
Le scene degli agguati del mostro, ripresi in
soggettiva nel bel mezzo dei boschi, rendono bene questo surrogato del grande
successo di Steven Spielberg . C'è il solito sceriffo duro e puro, i giovani
nudi e liberi trasformati in vittime sacrificali, la fidanzata che prima o poi
ci lascerà la pelle, un pò di sangue (per l'epoca e per il genere di film, non
male), molti, troppi dialoghi da americani puri e duri perennemente armati di
fucile. Purtoppo o per fortuna, lo spettacolo prende una piega diversa quando la
mostruosa creatura si rivela al pubblico nella sua adorabile e pelosa entità,
rendendo il tutto oltremodo grottesco ed ilare, sopratutto per il continuo
tentativo del regista William Girdler di farci passare questa boiata per un
thriller horror.
Ci prova con tutti i mezzi anche facendo divorare dal grizzly
le icone della famiglia (una mamma ed un bambino), della libertà (la ragazza
sotto la cascata) col solo risultato di realizzare un prodotto reazionario
della società yankee, immagine di un comunismo peloso e selvaggio che deve
essere distrutto a colpi di bazooka. Sono i cacciatori gli eroi della scena,
eroi che non esitano ad usare un cervo morto e sventrato come esca per
catturare la bestia (una delle scene più orribili del film, parola mia).Ideale
per trascorrere una serata alternativa in cui l'unico pregio sarà la
trasfigurazione in nero del mito americano dell'orso Yoghi.
https://www.youtube.com/watch?v=CcvoPFo8fGs
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