Regia Benjamin Christensen
Cast Benjamin Christensen, Elisabeth Christensen, Maren Pedersen
Quando è nato il cinema di
Exploitation? Difficile dirlo, probabilmente dalla notte dei tempi in cui fu
inventata la lanterna magica il genere exploitativo era già compresso nel DNA
di chi realizzava storie su pellicola. Di certo il danese Benjamin Christensen
con Häxan ne realizza un esempio perfetto con questa
lunga dissertazione visionaria sulla storia della stregoneria e del satanismo
che parte da un'introduzione iconografica sugli albori della demonologia fino a
ricostruzioni straordinarie a livello cinematografico. La prima scenografia si
apre su un finto cielo puntellato di lampade che simboleggiano le stelle, a
seguire immagini di sabba e diavoli, torture medioevali, bambini arsi in
giganteschi pentoloni, vecchierelle che offrono pozioni d'amore preparate con
rospi e serpi, poi in ordine sparso vestali lussuriose che baciano il culo a un
demone, streghe che volano su scope di saggina sorvolando antichi villaggi,
fattucchiere che pugnalano corpi di giovinette mentre rudi boscaioli estraggono
dalle fascine mani secche di cadaveri.
Certo ormai il pubblico moderno a queste
cose si è anche abituato ma quelli erano gli anni '20 e Häxan è un film muto prodotto con capitali
svedesi basato sugli studi dello stesso regista relativi al Malleus
Maleficarum, un manuale tedesco del 15° secolo che si proponeva come guida per
inquisitori. A livello visivo il film è una delizia per gli occhi con effetti,
scenografie, costumi e trucchi sorprendenti per l'epoca con vecchie che
partoriscono mostri, cavalli scheletro che sembrano usciti da un dipinto di Hieronymus
Bosch, nudità femminili piuttosto esplicite, frati che si fustigano in
solitudine e streghe che saltellano indemoniate sui crocifissi. Si passa poi a
una dimostrazione dettagliata dei principali strumenti di tortura e loro
funzionamento attraverso macabre rappresentazioni teatrali degne del Grand
Guignol e litografie d'epoca.
Ad un certo punto l'exploitation di Christensen
spiazza tutto e tutti anticipando di anni il sottogenere Nunsploitation con
suore che vengono randellate da diavoli linguacciuti per poi essere possedute e
costrette a pugnalare un'ostia per poi concludersi in un'oscena danza di suore indemoniate che ghignano e strillano
come matte accompagnandoci verso il climax della vicenda quando una novizia
insanguinata ruba la statua del Cristo e
comincia a sbavare impazzita.
Il film passa poi verso i giorni nostri
analizzando il rapporto tra sonnambulismo e possessione demoniaca generata da
stati di isteria nervosa paragonando la strega del medioevo agli attuali
schizofrenici mostrando come il conflitto con la religione dei tempi antichi
rappresentava quello che oggi è il conflitto diretto con la sanità statale, e
se in antichità la strega veniva bruciata, oggi, per sua fortuna, ci limitiamo
ad internarla. Häxan , come dice il
sottotitolo italiano, è uno straordinario viaggio nella stregoneria attraverso
i secoli ma è sopratutto uno straordinario documento di come il cinema di
genere sia molto più antico di quello che abbiamo sempre pensato.
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