mercoledì 20 maggio 2015

HÄXAN LA STREGONERIA ATTRAVERSO I SECOLI

( Häxan, 1922)
Regia
Cast , ,  


Quando è nato il cinema di Exploitation? Difficile dirlo, probabilmente dalla notte dei tempi in cui fu inventata la lanterna magica il genere exploitativo era già compresso nel DNA di chi realizzava storie su pellicola. Di certo il danese Benjamin Christensen con Häxan  ne realizza un esempio perfetto con questa lunga dissertazione visionaria sulla storia della stregoneria e del satanismo che parte da un'introduzione iconografica sugli albori della demonologia fino a ricostruzioni straordinarie a livello cinematografico. La prima scenografia si apre su un finto cielo puntellato di lampade che simboleggiano le stelle, a seguire immagini di sabba e diavoli, torture medioevali, bambini arsi in giganteschi pentoloni, vecchierelle che offrono pozioni d'amore preparate con rospi e serpi, poi in ordine sparso vestali lussuriose che baciano il culo a un demone, streghe che volano su scope di saggina sorvolando antichi villaggi, fattucchiere che pugnalano corpi di giovinette mentre rudi boscaioli estraggono dalle fascine mani secche di cadaveri. 

Certo ormai il pubblico moderno a queste cose si è anche abituato ma quelli erano gli anni '20 e Häxan è un film muto prodotto con capitali svedesi basato sugli studi dello stesso regista relativi al Malleus Maleficarum, un manuale tedesco del 15° secolo che si proponeva come guida per inquisitori. A livello visivo il film è una delizia per gli occhi con effetti, scenografie, costumi e trucchi sorprendenti per l'epoca con vecchie che partoriscono mostri, cavalli scheletro che sembrano usciti da un dipinto di Hieronymus Bosch, nudità femminili piuttosto esplicite, frati che si fustigano in solitudine e streghe che saltellano indemoniate sui crocifissi. Si passa poi a una dimostrazione dettagliata dei principali strumenti di tortura e loro funzionamento attraverso macabre rappresentazioni teatrali degne del Grand Guignol e litografie d'epoca. 

Ad un certo punto l'exploitation di Christensen spiazza tutto e tutti anticipando di anni il sottogenere Nunsploitation con suore che vengono randellate da diavoli linguacciuti per poi essere possedute e costrette a pugnalare un'ostia per poi concludersi in un'oscena danza di  suore indemoniate che ghignano e strillano come matte accompagnandoci verso il climax della vicenda quando una novizia insanguinata ruba  la statua del Cristo e comincia a sbavare impazzita. 

Il film passa poi verso i giorni nostri analizzando il rapporto tra sonnambulismo e possessione demoniaca generata da stati di isteria nervosa paragonando la strega del medioevo agli attuali schizofrenici mostrando come il conflitto con la religione dei tempi antichi rappresentava quello che oggi è il conflitto diretto con la sanità statale, e se in antichità la strega veniva bruciata, oggi, per sua fortuna, ci limitiamo ad internarla. Häxan , come dice il sottotitolo italiano, è uno straordinario viaggio nella stregoneria attraverso i secoli ma è sopratutto uno straordinario documento di come il cinema di genere sia molto più antico di quello che abbiamo sempre pensato.









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