Regia Giovanni Simonelli
Cast Elisabete Pimenta Boaretto , Silvia Cipollone, Massimiliano Cipollone

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i fratellini Cipollone |
Ma questo è ancora niente, seguiamo i due ragazzini che docilmente vengono portati in una sala operatoria da dove usciranno dentro due barette (o piccole bare!), del resto sono stati rapiti da un'associazione clandestina che commercia in organi e infatti i due ragazzini vengono privati di intestino e fegato che vengono riposti in vaschette dei pesci (si, si, proprio quelle rotonde e trasparenti!) mentre la telecamera insiste su primi piani di chirurghi grondanti di sudore con una mascherina sul volto riempita di garza che ci si chiede come facciano a respirare. A questo punto i cattivoni seppelliscono i due corpicini ma, per un istante, sorge il dubbio che i bimbi siano ancora vivi. La macchina da presa inquadra il terreno da cui vediamo alzarsi in sovrimpressione Hansel e Gretel pronti a scatenare la loro vendetta. La prima vittima è un fattore che viene travolto dalla mietitrebbiatrice, l'effetto gore viene espresso buttando qua e là pezzettoni di manzo che simulano le frattaglie umane mentre i bambini osservano inebetiti con gli occhi che si illuminano grazie a un faretto rosso attorno agli occhi, a dimostrazione dell'alta qualità degli effetti speciali!
Arriva anche la polizia, o meglio un'improbabile poliziotta brasiliana che sembra uscita dal carnevale di Rio e si istalla a scrocco nel villone dove, uno ad uno, i membri della famiglia venditrice di organi vengono decimati dai pallidi zombetti. C'è chi finisce travolto dalle botti di vino, chi cade in piscina, chi sparisce risucchiato in una pozza di fango (ma viene poi ritrovato sdraiato quasi che la pozza lo abbia risputato fuori ma più probabilmente il regista che si era dimenticato un pezzo di sceneggiatura) e chi brucia nel fienile in una sequenza a dir poco grottesca dove vediamo prima dei manichini che bruciano e poi tra le fiamme le facce delle vittime che urlano.
Arriva anche la polizia, o meglio un'improbabile poliziotta brasiliana che sembra uscita dal carnevale di Rio e si istalla a scrocco nel villone dove, uno ad uno, i membri della famiglia venditrice di organi vengono decimati dai pallidi zombetti. C'è chi finisce travolto dalle botti di vino, chi cade in piscina, chi sparisce risucchiato in una pozza di fango (ma viene poi ritrovato sdraiato quasi che la pozza lo abbia risputato fuori ma più probabilmente il regista che si era dimenticato un pezzo di sceneggiatura) e chi brucia nel fienile in una sequenza a dir poco grottesca dove vediamo prima dei manichini che bruciano e poi tra le fiamme le facce delle vittime che urlano.


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