mercoledì 11 luglio 2012

THE BLACK SKORPION

(1957)
Regia Edward Ludwig


A partire da King Kong , proseguendo per "Assalto alla terra" gli animali giganti, meglio se insetti, hanno sempre avuto un ruolo in primo piano nel cinema sci-fi del passato, dopo i ragni, le formiche e la mantide religiosa, non poteva non esserci anche lo scorpione, insetto già gettonatissimo nel cinema horror qua trasformato in un mostro gargantuesco che sbuca fuori da una voragine provocata dall'eruzione di un vulcano in Messico, non solo, ma spunta fuori con tutta la famiglia per dare l'assalto ad un treno in una delle sequenze clou del film diretto dal regista Edward Ludwig.
Realizzato con un budget particolarmente basso, il film vanta l'apporto di Willis H. O'Brien, il mago del passo uno che realizzò il bellissimo Il re dell'Africa (che per l'appunto vinse l'oscar per gli effetti speciali) che probabilmente ha cercato di fare miracoli col poco a disposizione, tuttavia il risultato è a dir poco notevole, quello che si pecca in stop motion e in scenografia (i modellini sono un pò troppo abbozzati) lo si guadagna dal punto di vista narrativo.
 Tutta la spettacolarizzazione della pellicola è affidata all'ultima mezz'ora, prima vediamo i due geologi Scott (Richard Denning) e Ramos (Carlos Rivas) che indagano su misteriose sparizioni e omicidi nella ridente cittadina di San Lorenzo, dove fanno la conoscenza dell'avvenente ranchera Teresa (Mara Corday) e purtroppo anche di Juanito (Mario Navarro), il piccolo messicano rompicoglioni che s'intrufola dappertutto per dare una mano ai due scienziati, non esitando a nascondersi nella cabina di metallo con cui scendono nel baratro provocato dal vulcano. Qui scopriranno un mondo di bestiacce zannute tra cui un grosso ragnone che cerca di far fuori Juanito ma purtroppo non ce la fa (sigh!). In definitiva The Black Scorpion è un buon film del periodo, bello scorrevole e ben girato, impagabile poi l'attacco finale a Mexico city con il mostruoso insettone che sfida i carri armati nello stadio cittadino, grande commozione infine, per noi monster's lover quando la pellicola si chiude sul musetto dello scorpione ormai annientato, come resistere di fronte a quegli occhioni?

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