giovedì 9 febbraio 2023

SEXCULA

(1974) 

Regia John Holbrok 

Cast Jamie Orlando, Debbie Collins, John Alexander 

Parla di “scienziata pazza crea toy boy per lussuriosa vampira infilando siringoni nel pene” 

Incredibile ma vero, esistono pellicole porno dove anche togliendo le scene hard, rimarrebbe comunque un bel film, ovviamente contestualizzato alla media dei prodotti usciti nelle sale a luci rosse a cavallo tra gli anni settanta e i primi anni novanta, ovvero fino alla scomparsa dei cinemini porno a favore del web a tripla X. E’ il caso di questo Sexcula, che sulla carta sembra una versione hard di Dracula ma che poi, in realtà, è più affine al mostro di Frankenstein, rivolgendosi in particolare ad un pubblico strafatto di acidi e tempestato di testosterone. Siamo in campagna, due ragazzi in auto raggiungono una casa in disfacimento, o più verosimilmente uno scheletro di cantiere mai completato. La ragazza afferma che è la casa dei nonni ed infatti, al suo interno trova un libro antico contenente un’assurda storia che i due si mettono a leggere nel prato, a guisa di sexy picnic, visto che lei è completamente nuda. La storia è quella del dottor Fallatingstine (interpretata da Jamie Orlando che purtroppo per noi non ha avuto fortuna nel cinema, peccato perché meritava!) che nel suo laboratorio tiene legati sul lettino un uomo e una donna. 

La scienziata in vestitino verde, infila una siringa nel pene dell’uomo, che si chiama Frank ed è una sorta di creatura costruita appositamente per essere un toy boy per lei e per la contessa Sexcula (Debbie Collins) che vediamo nelle prime scene, impegnata a darci dentro tra sesso e fellatio. Apprendiamo comunque che il povero Frank ha una disfunzione erettile ed è per questo che gli viene somministrata la cura di iniezioni peniche. Di seguito assistiamo ad una serie di sequenze bizzarre dove l’immancabile servo gobbo cerca di trombarsi la donna sul lettino, una giunonica prosperosa con un assurdo elmetto di metallo in testa che comunica telepaticamente. Purtroppo per il servo, i suoi tentativi vengono sempre interrotti, prima dallo scienziato e successivamente, da una comparsa mascherata da scimmione perennemente infoiato. Lo stesso scimmione che vediamo stuprare un efebica ballerina in una sorta di spettacolo di danza e drammaturgia che alla fine riceve anche applausi. 

Seguono altre scenette assurde tra cui un rapporto saffico in carrozza (che non si vede mai all’esterno perché probabilmente costava troppo il noleggio) e soprattutto una virata nel metacinema con la produzione di un film porno dove si mette in scena un matrimonio con orgia finale, il tutto davanti allo sguardo esterefatto del prete che “esterefatto” non lo è poi tanto visto che alla fine partecipa anche lui ai rapporti. Recitazione marmorea a parte, il film ha il suo fascino psichedelico, merito di una fotografia satura e alcuni giochi di colori che puntano soprattutto sul rosso e il blu. Si potrebbe quindi considerare un antesignano a colori di quel capolavoro del porno che uscì l’anno successivo, il bizzarro Thundercrack! di Curt McDowell, in entrambi troviamo infatti lo stesso scimmione mascherato (che del resto troveremo anche anni dopo in Una Poltrona per due). Sexcula è l’unica prova registica di John Holbrok che fece carriera come operatore di camera in film come Rambo o Scary Movie 3. 

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