mercoledì 14 dicembre 2022

SENSUAL ENCOUNTERS OF EVERY KIND

(1978) 

Regia Richard Kanter 

Cast Serena, Georgina Spelvin, John Leslie 

Parla di “antico talismano risveglia l’istinto sessuale in un gruppo di personaggi che non ne avrebbero sicuramente avuto bisogno perchè già arrapati cronici” 

Sebbene il titolo originale richiami al successo di Incontri Ravvicinati del Terzo tipo di Steven Spielberg, uscito appena l’anno precedente, chi già pregustava copule con alieni scoperecci resterà inevitabilmente deluso. Il regista Richard Kanter aka Ramsey Karson, autore di raffinate sexploitation dal titolo italiano suggestivo come Le avventure amorose di Robin Hood oppure Violenza carnale per una vergine, confeziona una sorta di porno antologico che utilizza come trait d’union un misterioso talismano a forma penica che trasforma chi lo indossa in un maniaco sessuale. 

Nel primo episodio una ricca annoiata provoca i suoi giardinieri dando vita ad uno stupro consensuale a quattro, nel secondo una sorta di pudica insegnante viene iniziata al threesome, nel terzo un fedifrago si nasconde nella vasca da bagno per sfuggire alla moglie dopodichè sfodera una valigetta con un invidiabile campionario di vibratori, il quarto invece è ambientato in una palestra con trombata finale dentro una sauna dove le due protagoniste indossano cuffia e occhialini da piscina (per proteggersi dal bukkake finale). L’episodio di chiusura vede un giovane scapestrato che tenta malamente di sedurre una ragazza ma lei lo accusa di essere troppo povero, anni dopo si ripresenta la stessa scena ma stavolta in una Roll Royce. Sceneggiatura e produzione sono affidate al compianto Harold Lime, vero e proprio veterano del cinema a luci rosse mentre il cast è un vero tripudio di starlette del porno come il prolifico John Leslie (152 porno), Leslie Bovee, la splendida Serena, Dorothy LeMay e soprattutto la mitica Georgina Spelvin, protagonista del capolavoro di Gerard Damiano The Devil in Miss Jones. 

Sulle scene di sesso nulla da dire, non ci sono particolari acrobazie se non qualche double fellatio degna di nota e una psichedelica sequenza nella sauna girata in un estenuante ralenty accompagnato da un lungo assolo di chitarra che ricorda Maggot Brain dei Funkadelic. La commistione con il cinema fantastico, incentrata soprattutto sullo spiegone iniziale relativo alla genesi del talismano con tanto di alchimisti e poteri magici, ha un sapore molto pretestuoso anche se il finale con la suora che raccoglie il talismano prima della didascalia To be continued può forse strappare un sorriso di simpatia. Il film esercita comunque il suo fascino vintage rapportato ad un epoca d’oro del cinema hardcore oggi disastrosamente scomparso. 

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