mercoledì 22 giugno 2022

NIGHTBEAST

(1982) 

Regia Don Dohler 

Cast Tom Griffith, Karin Kardian, Don Leifert 

Parla di “alieno cannibale sparatutto giunge sulla terra a far strage in un paesino Americano” 

Don Dohler è una di quelle figure cinematografiche che, nella sua lunga esperienza, ha fatto un po' di tutto, dal produttore al montaggio, dal sonoro alla regia, rigorosamente in ambito exploitation. Purtroppo la sua vita è terminata nel 2006 a soli 60 anni, senza trovare il giusto riconoscimento attribuito, ad esempio, a Roger Corman anche se molti dei suoi titoli, in America sono autentici cult movie da Drive in e super sbevazzata di birra con annessi rutti e scuregge in allegra compagnia. Uno di questi è sicuramente NightBeast che riprende il tema dell’alieno invasore con cui Dohler aveva esordito dietro alla macchina da presa in The Alien Factor, utilizzando praticamente lo stesso cast. 

A seguito della collisione con un asteroide, una nave spaziale atterra sul nostro pianeta e con lei un mostruoso alieno dalla faccia da rospo, armato di pistola laser con cui incenerisce chiunque gli capiti a tiro. I primi minuti del film sono al fulmicotone, con sparatorie, segmenti laser in puro stile tardo anni settanta e disintegrazioni grafiche dal sapore vintage. Poi la trama rallenta mostrando lo sceriffo Cinder (Tom Griffith), una specie di sosia di John Holmes, che tenta di evacuare il paese e trova comunque il tempo di spassarsela con la vice Lisa (Karin Kardian) mentre il sindaco Bertie (Richard Dyszel) non vuole rinunciare al party in piscina con i suoi finanziatori. C’è anche il bullo del paese Drago (Don Leifert) che strozza la sua ex per gelosia e due medici del paese che scoprono il punto debole della creatura, ovvero l’elettricità in una sequenza che omaggia “La cosa dell’altro mondo”. 

In alcuni momenti, il film è deliziosamente splatter, con evisceramenti efficaci e decapitazioni e amputazioni di arti un po' meno riuscite (L’alieno trancia il braccio a un nero semplicemente toccandolo). Quello che va ancora peggio, poi, sono le scene di scazzottamento tra Drago e il nuovo fidanzato della sua ex, realizzate malamente con pugni che sembrano carezze e momenti di lotta che si ripetono in un loop infinito. Per il resto il film è un B-Movie stupidello ma oltremodo divertente in cui milita, ai suoi esordi un sedicenne di nome J.J. Abrams, oggi tra i più importanti produttori di Hollywood, qui in veste di realizzatore di una peraltro ottima colonna sonora. A dimostrazione, ancora una volta, dell’importanza di un certo cinema sotterraneo che, con i suoi 14.000 dollari di budget, ha ulteriormente arricchito il mondo del cinema. 

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