mercoledì 2 settembre 2020

EVIL TOONS

(1992)

Regia: Fred Olen Ray


Cast: Robert Carradine, Dick Miller, Monique Gabrielle

Genere: Horror, Commedia, Fantastico

Parla di” quattro ragazze impegnate a pulire una vecchia villa devono fare i conti un demone a cartoni animati che si impossessa di una di loro”


Fra i precursori del mockbuster, sorta di cinema opportunistico che, come una remora, si attacca alla pancia dello squalo per cibarsi degli avanzi caduti dalle fauci, si può annoverare anche il prolifico Fred Olen Ray, classe 1954 e qualcosa come 160 film nel suo ruolino di marcia. Non a caso uno dei pochi titoli di questa titanica filmografia ad esser giunto nelle nostre lande cinematografiche, è proprio questo Evil Toons che gioca ignobilmente le sue carte di tecnica mista tra cartone animato e live movie sulla scia del successo di Chi ha incastrato Roger Rabbit? Annunciato da un piccolo battage pubblicitario che lo vendeva come la versione cattiva ed erotica del film di Robert Zemeckis, Evil Toons in realtà ha un numero di frame disegnati che si potrebbe contare sulle dita. Il diavoletto animato che sorge da una specie di libro parlante troppo simile al Necronomicon della saga di Evil Dead, dura un paio di minuti, giusto il tempo di incarnarsi molto economicamente nel corpo di una delle quattro ragazzone impegnate nella pulizia di una vecchia villa abbandonata. 

C’è da dire che il cast impiegato non è malaccio, troviamo infatti il buon Robert Carradine nel ruolo di una specie di mago fantasma anche se viene spacciato come protagonista e si vedrà, se va bene , per non più di 5 minuti. Poi c’è Arte Johnson (l’irresistibile Renfield di Amore al primo morso) nel ruolo di un vicino di casa troppo curioso e infine, l’immortale Dick Miller, gloria di tutti i caratteristi del cinema di serie B che si autocelebra giustamente guardando un suo vecchio film in televisione e commentando “ Per me questo qua dovrebbe vincere un Oscar”. Con queste premesse e quattro attrici prosperose (di cui almeno un paio sono delle pornostar) il buon Fred mette in scena una sorta di sit-com dell’orrore con un po’ di zanne finte e fulminacci realizzati con arcaiche versioni di After Effect. 

Il risultato non è sicuramente memorabile ma non annoia, anzi intrattiene discretamente ed elargisce anche una notevole dose di cattiveria, peccato che il film non si spinga neanche lontanamente nei meandri del gore ed ovviamente limita al minimo sindacale le interazioni con elementi cartooneschi. Resta comunque una preziosa testimonianza di un sottobosco americano che ha sempre sventolato orgoglioso la bandiera del trash a stelle a strisce e comunque, quando la protagonista Megan (Monique Gabrielle) si slaccia la camicetta allo specchio e ci regala uno dei seni più sexy mai visti sullo schermo scopriamo finalmente il senso vero di tutta questa operazione cinematografica.

Nessun commento:

Posta un commento