Regia John De Bello
Cast Anthony Starke, George Clooney, Karen M. Waldron
Rimane sempre un mistero il
perchè in Italia risulti irreperibile il primo, storico, "Attacco dei
Pomodori Assassini" mentre il suo seguito sia uscito straight to video con
tanto di doppiaggio. Il motivo potrebbe attribuirsi alla presenza nel cast di
un giovanissimo (e tamarrissimo) George Clooney, il quale, tanto per cambiare,
fa la parte del galletto assatanato di sesso. In ogni caso "Return of the
Killers Tomatoes" si presenta più ricco a livello di budget, con effetti e
idee discreti e una certa leggerezza narrativa che lo rende gradevole al grande
pubblico. Il regista John De Bello ci porta, stavolta, 25 anni dopo la grande
guerra del pomodoro, dove i rossi ortaggi sono stati completamente banditi
dalle tavole di tutti gli Stati Uniti, al punto che il pizzaiolo Clooney crea
pizze con gli ingredienti più disparati per sopperire alla mancanza di salsa.
In questo contesto il delirante Dottor Cancrena (il mitico John
"Gomez" Astin ) trasforma pomodori di contrabbando in muscolose
guardie ramboidi che formano un piccolo esercito.
E' assistito da Igor che non
è gobbo ma biondo e aitante (anche se un po scemo) che sogna di lavorare in
televisione. E poi c'è la bella pomodora Tara che vuole salvare un pomodorino
peloso come un peluche, frutto di un esperimento andato a male, e quindi fugge
dalla villa del medico pazzo. Tara si rifugia dal giovane Chad, amico di
Clooney, che non tarderà a scoprire strane caratteristiche della ragazza. Ad
esempio che mangia fertilizzante e si lava con il concime, mangia solo carne
(ovviamente non può essere vegetariana) e al suono del violino si ritrasforma
in pomodoro. Il film è infarcito di battute al limite del sopportabile del tipo
"non sei diventata Ketchup", inoltre De Bello tenta la carta del
metacinema inserendo direttamente la troupe in qualche stacchetto sopratutto
per risolvere i problemi di produzione attraverso una sponsorizzazione coatta
di vari oggetti, estremizzazione di quanto accade realmente nello show
business. Alla fine fa anche ritornare in auge i tre protagonisti del primo
film, tre sciroccati vestiti rispettivamente da sub, paracadutista e il
trasformista, ogni tanto la butta in caciara con apparizioni di cowboys, ninja
e caricature del Santo Padre, Gheddafi, Michael Jackson e Carmen Miranda.
L'umorismo, di bassa lega, tenta di intromettersi tra la Troma e il Trio Zucker
- Abrahams-Zucker e qualche battuta l'azzecca pure, la storia poi si segue
piacevolmente e l'atmosfera vintage anni ottanta è un balsamo per i miei occhi.
Certo la mancanza dei pomodori giganti qua si sente, non bastano le citazioni
da "L'invasione degli Ultracorpi", "Frankenstein" et
similia a sopperire tale carenza. Di certo bisogna dare atto a De Bello di aver
creato un mondo a parte, una versione originale e dissacratoria del cinema
Sci-Fi d'epoca dove le nevrosi da guerra fredda vengono irrimediabilmente prese
in giro da quei piccoli ortaggi rossi che allietano e insaporiscono le nostre
tavole.
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