Cast Daniel Markel, Angela Featherstone, Costantin Draganescu
Parla di “diavolessa sale sulla terra per redimere i peccatori ma riesce soltanto a farli a pezzi”
Ennesimo titolo della copiosa produzione di Charles Band e della sua Full Moon che nel periodo d’oro del cinema home video, ne sfornava a quantità industriali, complice un basso costo di produzione e set realizzati soprattutto in Italia o nell’est europeo, come in questo specifico caso dove i cognomi della Crew dei titoli di testa non lasciano alcun dubbio riguardo alla provenienza. Oscillando tra horror e fantasy, Dark Angel ci porta nei dintorni di una favoletta dagli esili richiami sessuali mescolata ad una enfasi religioso apocalittica.
Le prime scene ci portano direttamente all’inferno dove la saturazione rossastra ci addentra tra gironi demoniaci in cui i condannati girano con gabbie per topi sulla testa e dove ai truffatori viene tagliata la lingua. In questi meandri la giovane diavolessa Veronica (la notevole Angela Featherstone), in perenne contrasto con il padre, decide di visitare il mondo degli umani. Nel passaggio attraverso una caverna perde ali, coda e corna e si presenta in pieno centro città completamente nuda, in compagnia del suo inseparabile cane Diavoletto. Dopo essere stata investita da un’auto finisce in corsia d’emergenza dove incontra il bel dottorino Max (Daniel Markel) che giustamente decide di portarsela a casa. Veronica però è mossa da un’insana passione religiosa, si prostra davanti a due suore (anche se il crocifisso le brucia la mano) e se ne va in giro a punire i peccatori, e non certo coi sermoni! Ad uno stupratore sfila direttamente la colonna vertebrale e ne appende i brandelli al parco pubblico, non senza aver prima aver procurato la cena al suo cagnolino. Stessa sorte anche a due poliziotti violenti, anche se il vero obiettivo di Veronica e colpire direttamente il sindaco corrotto della città.



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