giovedì 8 giugno 2023

THE BEACH GIRLS AND THE MONSTER

(1965) 

Regia Jon Hall 

Cast Sue Casey, Jon Hall, Arnold Lessing 

Parla di “ridicolo pesciolone mutate a sembianze umanoidi semina il terrore tra ragazzini in costume da bagno intenti a fare surf” 

Parallelamente al circuito dei surf movies, composto per lo più da documentari, apparve sul finire degli anni cinquanta il beach party movies, conosciuto anche come surfsploitation, genere che prevedeva sostanzialmente feste in spiaggia, ragazzine danzanti al suono del surf rock e muscolosi giovanotti che si esibivano in acrobazie sulla tavola, sfidando le incalzanti onde delle coste americane. Il genere prese anche derive horror/fantascientifiche, o almeno ci provò con The Horror of Party Beach del 1964 dove enormi uomini pesce con wurstel in bocca terrorizzavano i ragazzini sulle spiagge. L’anno successivo, senza alcuna vergogna, vide la luce questo The Beach Girl and the monster dove a giustificare il pesciolone assassino che uccide ragazzine sulla spiaggia, ci pensa uno scienziato oceanografico, il dott. Otto Lindsday, interpretato dallo stesso regista Jon Hall che suppone sia una Fantigua, pesce assassino (che ho cercato in giro ma sembra non esistere in natura ma potrebbe riferirsi al barracuda) mutato a causa delle radiazioni. 

A dir la verità la mutazione deve essere stata veramente a risparmio visto che il costume è un pout pourri a strisce di stoffa appiccicate a un costume di gomma con testone di pesce dagli occhi sporgenti. Attenzione però perché nel finale cambia tutto e il film, oltre a cambiare prospettiva, assume una connotazione quasi plausibile, se solo ci si fosse impegnati, in fase di sceneggiatura, a dare una spiegazione sensata al tutto. Nel cast appare Arnold Lessing che due anni dopo entrò a far parte del team di Star Trek nei panni del tenente Carlisle, qui in veste di protagonista, figlio dello scienziato che, a seguito di un incidente d’auto decide di lasciar perdere la ricerca scientifica per divertirsi con gli amici surfando e cantando canzoncine d’amore sulla spiaggia. Sue Casey è invece la matrigna Vicky, dedita all’alcool e alle libagioni extraconiugali mentre Walker Edminston interpreta lo scultore Richard, rimasto infortunato dopo l’incidente e ospite a scrocco del dottor Lindsday. 

Insomma, tra balletti rock’n’roll (in cui vengono messe in campo un gruppo di ballerine da nightclub chiamate The Watusi Dancing Girls), estratti di acrobazie surf piazzati qua e là senza alcun senso (opera di uno dei più prolifici film-maker specializzato nel surf ovvero Dale Davis) e festicciole in spiaggia (dove c’è anche un assurdo siparietto con un ventriloquo che fa cantare “There's a Monster in the Surf” da un pupazzo a forma di leone), il film riesce comunque a intrattenere con un dramma familiare che si mescola alle fugaci apparizioni del mostro. A condurre le danze ci pensa la colonna sonora, composta da pezzi del gruppo surf The Hustlers e la title track “Dance Baby Dance” cantata nientemeno che dal figlio di Frank Sinatra. 

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