(1996)
Regia
Alberto Sciamma
Cast
Melinda Clarke,
Jason Durr,
Mapi Galán
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2sbl7dT5z30eWQTSfuEBIDg_GPy01-YSwqen0yUlfMkgNnS3kjH8OOAzm3lACgzto8kgZMxCPEaKyp685f_OOB2plzwB8WftidqS0Cqa3xXv3wzl54ZiKsgIqmqf3wLeqz3Z7m4Ot_y4/s320/lengua3.jpg)
Classe 1961, Catalano di nascita,
Alberto Sciamma è un regista di cui non sentirete mai parlare se non per questo
oscuro trash movie degli anni novanta che non ha avuto neanche la fortuna di
riciclarsi in un cult movie. Non c'è davvero di che annoiarsi in questa trama
di ambientazione desertica che non sfigurerebbe nel catalogo della Troma, con
una coppia stile Bonnie & Clyde che frega il danaro a un ciccione
facoltoso, lui finisce ai lavori forzati e viene vessato da uno psicopaticissimo
Robert Endlund in uniforme (spassosissimo peraltro in questo ruolo) e lei in
uno strano convento di suore che diventa un autolavaggio all'acqua santa. Tra
le tante cose che accadono successivamente c'è anche l'arrivo di un meteorite
di cui un pezzo di stacca e finisce nella zuppa della nostra criminale chiamata
Candy. La zuppa gli va di traverso e infatti si sveglia vestita con una tuta in
lattice nero, un'assurda coda che sembra più un giocattolino erotico che altro
e sembra la sorella sfigata di Michael Jackson.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguK-QBvh9zXL2c6SurAN4G-gaiAVeFUOg6bTMip9-WDYMwGgqjOtK9xQIaFM6Vg60tun736LX03s3lGFXoZnPtYCAAfZcmvG3VNDqmukPojopbLMozOEj8Kfl2NUEAqPscld7ebsMvu14/s320/lengua.jpg)
La cosa peggiore è che si
ritrova circondata da una banda di travestiti in una casupola nel deserto con
una lunghissima lingua penzolante dotata di vita propria, in grado di parlare,
di fare progetti matrimoniali con la nostra protagonista ma sopratutto dotata
di un forte appetito cannibalesco nei confronti degli esseri umani. A questo si
aggiunge anche uno strano monolito rossastro che fa esplodere chiunque ne venga
in contatto. Una serie di assurdi personaggi contorna una storia che più bislacca
non si può, dove il kitsch più atroce si mescola ad un coloratissimo camp che
passa disinvolto da John Waters a Russ Meyer
con suore scosciate, crani e corpi che
esplodono e un ritmo frenetico e allucinogeno tipico di un certo cinema
indipendente spagnolo, sopratutto a partire dagli anni novanta, cinema che
vedrà spiccare il volo al più fortunato Alex de La Iglesia.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE-Ouu75HUT9Dm0MnwAKmJNISHl53tsbSbn5gbA7mOPh0B66bDpeFtW8ys02JhyphenhyphenKQM69QKoKDTl5Clp_kclCVnpNBn0x8o-W34dYY_k5KzVblDddm3gx0XmgG6R56zGzbdjMwDrfQ0Jmc/s320/lenguea1.jpg)
Nonostante
l'ambientazione americana, il film è girato dalle parti di Barcellona con un
cast internazionale in cui spicca la splendida protagonista Melinda Clarke,
Doug Bradley (il Pinhead di Hellraiser) ed il già citato Robert Endlund, gli
effetti speciali, più spassosi che notevoli hanno comunque portato a casa due
premi nei festival internazionali (tra cui Sitges e il nostro Fantafestival),
purtroppo tutto ciò non ha permesso al povero Sciamma di spiccare il volo. La
buona volontà non mancava, il budget era più che discreto e la storia è una di quelle che oggi porterebbe a casa un
considerevole stuolo di fans. Forse il film era troppo avanti rispetto ai suoi
anni o forse gli eccessi qui rappresentati erano veramente troppi, più
verosimilmente il dramma della Lengua Asesina era la rozzaggine del prodotto
finito che non ha portato sicuramente giovamento alla carriera del povero
Sciamma.
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