Regia Jacques R. Marquette
Cast Anne Gwynne, Stuart Wade , Gloria Castillo
Il film viene introdotto da una didascalia in cui si afferma che i fatti narrati appartengono ad una leggenda ma che di fatto potrebbe essere accaduta. Difficile crederci quando si assiste alla triste storia del figlio di un cercatore d'oro che si becca uno strano meteorite (più simile ad una stella filante però...) in faccia. A seguito dell'esplosione il padre muore e il ragazzino, di nome Charles, si tramuta in un mostro che sette anni dopo vediamo alto due metri, peloso come uno yeti che si esprime come Chewbacca (magari Lucas si è ispirato a questo film per il personaggio di Star Wars!) e dimostra un insolito istinto omicida che sfoga ai danni dei passanti che incontra.
Da parte sua, la madre cerca di nascondere il figlio agli occhi di tutti. Quando però Charles rapisce la giovane e avvenente Kathy, la donna paga il silenzio della ragazza dopo averla liberata, quest'ultima però usma la possibilità da una parte di arricchirsi, dall'altra di liberarsi del fidanzato taccheggiatore. La sordida Kathy convince così Charles a uccidere il boy-friend e comincia a inculcargli in testa il fatto che sua madre non lo ama spiandola mentre tresca con lo sceriffo del paese. La conclusione sarà amara e sorprendentemente crudele (almeno per la ragazza). Drammone ambientato nel vecchio west con tanto di pepite d'oro, sceriffo con la stella di latta e abiti d'epoca, il film oscilla tra il tragico ed il patetico che sfocia nel grottesco grazie anche alla comica interpretazione di Gil Perkins,il quale più che mugugnare e agitarsi come un ossesso non riesce a fare, anche gli omicidi fanno quasi ridere talmente è goffo nel cercare di strangolare e spezzare colli alla gente.
In questo non lo aiuta il make up che lo dota di un parruccone e guanti pelosi degni del licantropo de "La croce dalle sette pietre". Unico film diretto da Jacques R. Marquette, direttore della fotografia per Roger Corman, Teenage Monster appartiene al filone dei mostri adolescenziali tanto in voga nella seconda metà degli anni cinquanta. Di originale, oltre all'impianto narrativo da tragedia shakespeariana, ha anche lo strano miscuglio tra horror, fantascienza e western, oltre ad un ottima sceneggiatura che, almeno nelle intenzioni, sviluppa un buon ritmo e notevoli intuizioni. Brave e belle le due protagoniste Anne Gwynne (la madre del mostro) e in particolare Gloria Castillo dallo sguardo espressivo e inquieto che ben rappresenta il perverso personaggio della sordida Kathy.
Nessun commento:
Posta un commento