venerdì 16 dicembre 2011

TROLL 2

(Italia, 1990)
Regia Claudio Fragasso
cast: Michael Stephenson , George Hardy ,
Margo Prey , Connie Young

Il fenomeno "Troll 2" è fondamentale per capire i meccanismi che regolano la nascita di un cult movie, ovvero quando si raggiungono i livelli più infimi della realizzazione cinematografica, allora scatta qualcosa nel pubblico, una molla di affezione straordinaria nei confronti di un prodotto così pessimo da suscitare tenerezza. Ed in effetti questo sequelsoloneltitolo di un mediocre filmetto della Empire di Albert e charles Band, è talmente grezzo, sconclusionato e mal realizzato che, pur non essendo mai uscito al cinema e men che meno editato in DVD, è riuscito a costruire negli anni una fama invidiabile, seconda solo a "The Rocky Horror Picture show", al punto che ogni anno in America si celebra la Nilbog Invasion, un festival di una settimana in cui i fans di Troll 2 si riuniscono per celebrare il film con reinterpretazioni teatrali, rifacimenti apocrifi, interviste agli autori e ai protagonisti.
Entrato di diritto nella top 100 dei peggiori film mai realizzati, l'opera di Claudio Fragasso fu girata a Park City nello Utah con un cast tutto americano ma nonostante la suggestione internazionale, le radici del trash italiano di genere appaiono più che mai vivaci. Bisogna comunque dare atto all'autrice del soggetto Rossella Drudi, di aver inventato una trama talmente assurda da risultare unica nel suo genere. Protagonista della vicenda è la famiglia Waits che racchiude in sè le cellule primordiali della tipica famiglia borghese americana, la moglie Diana (Margo Prey) ha una pettinatura che risulta la cosa più paurosa del film, sgrana gli occhioni azzurri e strilla come un'ossessa, papà George (George Hardy ) è il classico tutto d'un pezzo, la teen-ager Holly (Connie Young) fa sollevamento pesi in cameretta manco fosse schwarzy e continua a dare ultimatum al suo ragazzo intimandogli di lasciar perdere i suoi amici. Poi c'è il piccolo Joshua (Michael Stephenson ) che si fa raccontare storie di folletti assassini da Nonno Seth, peccato che l'anziano signore sia già morto da mesi.
Con queste premesse stile "famiglia Addams" la famigliola felice si reca nella rurale cittadina di Nilbog per uno scambio di casa con una famiglia di contadini locali poco ciarlieri e alquanto musoni ma ospitali, dal momento che lasciano la tavola imbandita di strane cibarie piene di pastura verde. Entra in scena Nonno Seth che fa un fermo immagine bloccando i Waits nell'atto di mangiare (la scena è realizzata facendo rimanere immobili gli attori con l'ilare effetto di vederli tremoare con le braccia protese mentre cercano di addentare un panino). Seth spiega al nipote che se mangiano la sbobba verde diventeranno anche loro delle verdure, cibo prediletto dei Troll vegetariani (!!!!). Questa sorte capiterà agli amici del fidanzato di Holly, convinti da quest'ultimo a seguire la famiglia in vacanza a bordo di un camper, per poter star vicino alla ragazzina. I giovani vengono avvicinati da una ridicola strega pallida, con le occhiaie e i denti marci che delira in maniera comicissima. Uno di loro finisce infilato in un vaso, un'altro dopo aver mangiato un panino alla sbobba, offertogli da un gentile sbirro, inizierà a sudare clorofilla mentre l'ultimo verrà annegato in un mare di pop corn. Lo zenith dell'assurdità lo si raggiunge con i paesani che ascoltano il sermone del parroco di Nilbog (che si scopre essere "Goblin" al contrario) che inveisce contro la carne.
Il messaggio reazionario anti-vegano insito nel film è forse la cosa più geniale e trash di Troll 2 culminante nel finale quando Joshua estrae l'arma segreta regalatagli dal nonno: un panino doppia mortadella con cui distruggerà i mostruosi folletti. A ben guardare, Troll 2 non è poi così male, certo i mostri sono fatti con maschere da carnevale, i trucchi e costumi (questi ultimi realizzati da Laura Gemser ex eroina della serie Emanuelle Nera) sono ridicoli e le recitazioni sono alquanto approssimative (il ragazzino fa delle smorfie di disgusto quando parla, forse consapevole del film che sta realizzando!), lo sviluppo narrativo però è godibile e la comicità involontaria (ma neanche poi troppo) lo rende appetibile a serate ludiche con gli amici, a chiudere il cerchio poi quel gusto circense/gommoso tipico del fantasy anni ottanta che, messo a confronto con certe porcate digitali moderne, emana quella simpatia propria di un prodotto artigianale, sempliciotto d'accordo, ma assolutamente onesto.

Nessun commento:

Posta un commento